Un'analisi filosofica delle radici della violenza, esplorando le teorie di filosofi come Platone, Aristotele e Nietzsche, integrando le scienze sociali e la psicologia. Un invito all'azione per superare la violenza attraverso il dialogo, l'empatia e la giustizia sociale.
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In un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze, la violenza si manifesta in molteplici forme, dalla guerra alla criminalità, dalla sopraffazione psicologica alla discriminazione sociale. Ma quali sono le radici profonde di questo fenomeno? E come possiamo contrastarlo efficacemente?
Questo libro offre una risposta a tali interrogativi attraverso un'interpretazione filosofica rigorosa e accessibile. Partendo dall'analisi delle diverse teorie sulla violenza elaborate nel corso della storia del pensiero, l'autore ne individua le cause scatenanti, i meccanismi di funzionamento e le conseguenze devastanti.
Il volume esplora le riflessioni di filosofi come Platone, Aristotele, Hobbes, Rousseau, Nietzsche e Foucault, mettendo in luce come le loro diverse prospettive contribuiscano a delineare un quadro complesso e articolato del fenomeno della violenza.
L'autore non si limita a una disamina teorica, ma integra l'analisi filosofica con le acquisizioni delle scienze sociali, della psicologia e della neurobiologia, fornendo una visione completa e integrata delle molteplici dimensioni della violenza.
Il libro non si limita a descrivere e analizzare la violenza, ma propone anche un percorso per superarla. Attraverso la promozione del dialogo, dell'empatia, della giustizia sociale e del rispetto dei diritti umani, l'autore invita il lettore a impegnarsi attivamente nella costruzione di un mondo più pacifico e armonioso.
Parole chiave: violenza, filosofia, etica, politica, giustizia, diritti umani, conflitto, pace, nonviolenza, educazione, società.