Un'esplorazione anticonvenzionale del concetto di gioco, analizzato attraverso polarità apparentemente opposte come serietà e divertimento, regola e libertà. L'autrice critica la riduzione del gioco a mero strumento, invitando a riscoprirne la bellezza e la profondità come esperienza autonoma e significativa. Un invito a nutrire la propria anima ludens e ritrovare la gioia di giocare.
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"Puer Ludens. Antimanuale per poeti, funamboli e guerrieri" di Francesca Antonacci, edito da Franco Angeli, è un'esplorazione profonda e anticonvenzionale del concetto di gioco. Questo libro non si limita a definire il gioco, ma lo celebra come un'esperienza vitale, ricca di sfaccettature e significati, sfuggente a rigide categorizzazioni.
L'autrice analizza il gioco attraverso una serie di polarità apparentemente opposte: serietà e divertimento, cooperazione e competizione, regola e libertà, finzione e realtà, norma e trasgressione. Queste dicotomie non sono viste come limiti, ma come elementi costitutivi della complessità e della ricchezza del gioco stesso.
Antonacci critica l'approccio di alcune discipline come la pedagogia, la psicologia, l'antropologia e la sociologia, che spesso riducono il gioco a un mero strumento per lo sviluppo di competenze. L'autrice invita a superare questa visione riduttiva, accettando il gioco come un'esperienza autonoma e significativa, un "simbolo del mondo" che può illuminare il nostro pensiero e la nostra esperienza.
Il libro rivela l'anima del gioco, un'entità che ci attrae e ci invita a partecipare, attraverso immagini e simboli che risvegliano il nostro spirito infantile. "Puer Ludens" si rivolge a educatori, insegnanti, mentori e a tutti gli adulti che sentono ancora vibrare dentro di sé la passione per il gioco.
"Puer Ludens" non è un manuale nel senso tradizionale del termine, ma piuttosto un invito a esplorare il mondo del gioco con occhi nuovi, a lasciarsi sorprendere dalla sua magia e a riscoprire il bambino che è in noi.