"Senso e non senso" di Maurice Merleau-Ponty esplora la dialettica tra percezione e realtà, analizzando la rivolta contro la razionalizzazione attraverso la letteratura, l'arte e le scienze umane. Un'indagine profonda sulla comunicabilità e l'espressione umana.
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"Senso e non senso" di Maurice Merleau-Ponty, riproposto da Il Saggiatore con l'introduzione storica di Enzo Paci, è una raccolta di saggi che esplora la dialettica tra la percezione soggettiva e la realtà oggettiva. Merleau-Ponty affronta le domande cruciali sull'esistenza umana, esaminando la tensione tra la ragione e l'esperienza vissuta.
Il filosofo analizza la "rivolta" interiore dell'uomo contro i tentativi di sistematizzazione razionale, esaltando il valore dell'istante e dell'individualità. Questa ribellione si manifesta attraverso la letteratura, la poesia, la pittura, il cinema, la psicologia e l'impegno politico.
Merleau-Ponty esamina le opere di figure come Cézanne, Simone de Beauvoir e Sartre, applicando la Gestaltpsychologie al cinema e analizzando i rapporti tra Hegel e l'esistenzialismo, la fenomenologia e il marxismo. Attraverso queste analisi, il filosofo evidenzia le minacce creative che mettono in discussione la solidità della ragione.
L'autore sottolinea che ogni "volontà singola" non si esaurisce in se stessa, ma veicola un messaggio che crea connessioni tra gli individui. Romanzi, poesie, film e ideali diventano strumenti di comunicazione e di espressione, riproponendo il tema centrale della comunicabilità umana.